Descrizione
La chiesa, ultimata nel 1628 e dedicata alla Beatissima Vergine Madre Maria della Concezione, fu edificata per volere della Principessa Beatrice.
Nel 1684 l'architetto del Senato Paolo Amato ricevette incarico da Girolamo III del Carretto di ampliare la superficie aggiungendo due navate laterali con pilastri quadri e sei archi mantenendo esternamente uno stile architettonico classico.
All’interno della struttura della chiesa Madre di Ventimiglia di Sicilia, è possibile ammirare molteplici opere d’arte, ricordiamo tra queste un polittico d’altare, pittura su tavola, del XVI secolo attribuito ad Antonello Crescenzo detto il Panormita, la statua di San Trifonio collocabile alla fine del cinquecento e un interessante Crocifisso ligneo, risalente alla metà del XVII secolo.
Un’altra significativa opera è un turibolo in argento, oggetto liturgico utilizzato per bruciare l’incenso per far si che si diffonda il fumo odoroso (incenso), sbalzato cesellato ed inciso dove è possibile vedere il marchio della maestranza palermitana con l’aquila a volo alto e incise le iniziali del console Giuseppe Palombo, come si evince dal punzone.
Tra gli altri importanti manufatti presenti nella chiesa è necessario annoverare un ostensorio datato 1725 utilizzato per l’esposizione dell’Ostia consacrata; una corona argentea sbalzata e cesellata risalente al 1732 destinata al simulacro ligneo della Madonna ed una pianeta, detta di Sant'Anna, commissionata da Beatrice Del Carretto principessa di Ventimiglia di Sicilia, databile intorno la prima metà del XVII secolo e custodita sempre all'interno della Chiesa Madre.